31 ottobre 2019

Rams

Rams (tit.orig. Hrútar ) di Grímur Hákonarson, 2015 (Islanda). 
Premio "Un certain Regard" Cannes 2015. 



Premessa personale : mi era dispiaciuto , quell'anno, che il premio della sezione Un certain regard non fosse andato al giapponese "Le ricette della signora Toku" . Non avevo visto "Rams" allora. Preferisco tutt'ora il film giapponese. Certamente la sezione di concorso in questione va alla ricerca dell'originale e dell'inconsueto e ,sotto questo punto di vista, Rams è assai bizzarro e decisamente lontano da ogni luogo comune cinematografico. 
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Minimalista e dal passo narrativo lento, Rams è pellicola  adatta ad un pubblico cinefilo dai gusti poco mainstream. 
Sullo sfondo , i bellissimi paesaggi d'Islanda parlano di vita rurale legata alla natura, ma anche di solitudine e di due fratelli piu abili nella cura degli ovini che nei rapporti umani .
Un'epidemia ovina ha la portata di un'apocalissi. Tutti gli ovini dovranno essere abbattuti. Con ripercussioni economiche disastrose per tutti gli allevatori.



L'ordinanza veterinario-sanitaria vedrà l' irrazionale e testarda presa di posizione da parte del solitamente saggio Gummi. 
Fra i burberi fratelli Gummi e Kiddi, che non si parlano più da anni e comunicano solo tramite biglietti portati dal cane, le pre-esistenti tensioni andranno man mano conciliandosi di fronte alla disgrazia. 



Non privo di un proprio sottile sense of humor , Rams rimane un dramma a modo suo sensibile ed affascinante a patto di riuscire ad entrare nelle emozioni ben celate dei due pastori e nel loro legame profondo con la terra e gli animali.


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