1 novembre 2019

Il re (The King)

The King (tr.it. "Il re") , di David Michôd , 2019. Presentato fuori concorso a Venezia 2019. Su Neflix 1 Nov.


L'ambizione di una trasposizione libera di una fra le più opere Shakespeariane più "toste" , l' Enrico V, pensata e scritta a due mani da Michôd ed Edgerton, è stata l'assunzione di un gran bel rischio. 

Rischio perchè l'ombra lunga ed autorevole di Kenneth Branagh è appena dietro l'angolo e c'è poco da scherzare.
Rischio perchè scegliere un cast di star giovani ed emergenti quali Chalamet,   Thomasin McKenzie ( Senza lasciare traccia) e Lily-Rose Depp (Io danzerò, L'uomo fedele) poteva attirare per poi scontentare il pubblico più giovane. E di contro suscitare dubbiosi pregiudizi fra il pubblico più grandicello.



Di fatto il rischio è ben calcolato e gestito. Le due giovani attrici hanno entrambe una "particina" risicata che far danno era impossibile. 
Chalamet è sostenuto da attori consistenti ed esperti , Edgerton in primis in un Falstaff convincente senza mai salire sopra le righe (notevole).  Sean Harris, Ben Mendelsohn, Robert Pattison ed altri sostengono degnamente. 



Direi che la vera "prova del nove" era senz'altro per Timothée Chalamet, talentuoso ma finora conosciuto per interpretazioni adolescenziali (Chiamami con il tuo nome, Beautiful Boy) per le quali ha avuto senz'altro il giusto physique du rôle e il giusto approccio. 
Ma un Enrico V, mai visto al cinema come "giovane" ? Per non parlare del teatro, che lì è parte solo per attori espertissimi.
D'altro canto la storia non mente, Enrico V salì al trono a 26 anni. Altri re anche più giovani. 

A conti fatti Timothée Chalamet supera la prova in modo onorevole confermandosi attore capace di sganciarsi dal "beautiful boy" e relativa fanbase giovanile.

La sceneggiatura sa porsi con equilibrio senza disturbare mostri sacri e peccare di presunzione. Via il monologo del giorno di San Crispino sostituito da un'arringa semplice ma che non sfigura. Niente citazioni impegnative ma tutto sommato il peso e gli inganni del potere ci sono e definiscono questo Enrico V quanto basta per renderlo un credibile adattamento che si lascia vedere da tutti senza annoiare nè scandalizzare alcuno. 

Pellicola a mio parere promossa (niente capolavoro, per carità, beninteso). 
Netflix é  una di quelle volte che spende bene i soldi. 

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