Love, death and robots , 2019, produz. Netflix dal 15 Marzo.
Raccolta antologica di 18 corti animati curata da Tim Miller (Deadpool) e David Fincher (House of Cards, Manhunter).
Netflix azzarda e riesce a sfornare un prodotto atipico. Con un twist artistico di buona qualità.
2d ,3d,cgi e live action : vari autori e tecniche diverse ma risultati di gran stile ed impatto visivo.
Il minimo comun denominatore è la ricerca della massima libertà espressiva all'interno del tema comune enunciato dal titolo ma declinato in modo "crudo" : sesso, violenza e creature "mostruose". Horror, sci-fi ,distopia e thriller i generi . Atmosfere abbastanza "dark" e surrealismo .
Decisamente un azzardo inconsueto per Netflix perchè il prodotto sperimenta molto, ha valenza artistica ,coinvolge, stupisce risultando a volte spiazzante e non è adatto ai minori (v.m.18). Soprattutto non rispetta il "politically correct" e potrebbe deludere il pubblico appassionato di cine-comics alla Marvel e consimili.
Artisticamente è una gioia visiva per gli appassionati di animazione , specie come me, dei corti.
Fra più e meno riusciti, ogni corto ha il suo peso specifico e di certo la serie antologica sa soddisfare gusti diversi. Ciascun corto padroneggia la tecnica scelta con maestrìa e risultati di alto livello. Tutti gli autori hanno prestigiose esperienze alle spalle : Dreamworks, Blur Studio e così via.
I miei preferiti (no spoiler) :
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Il vantaggio di Sonnie |
Combatte per vendetta e il suo punto di forza sarà svelato alla fine del corto. Non mancano sessualità lesbo , inganno crudele e violenza splatter.
Non indicato ad animalisti convinti.
Grafica 3d punk/dark fotorealistica e coivolgente.
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La testimone |
Il finale batte tutti gli altri corti per effetto "assurdo/straniante".
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Buona caccia |
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Mutaforma |
Episodio dalla trama più fruibile dei 18 che mette d'accordo tutti sulla tematica dell'odioso disprezzo pregiudizievole verso il "diverso".
Animazione 3d super-realistica con non dichiarato ma (io) sospetto mix di live-action. Scommetto che questo sfavillante corto non finirà qui. Sarebbe un ottimo spunto per un blockbuster fantasy live-action dagli effettoni speciali sbanca-botteghino sicuro. Chissà che non ci pensi su la stessa Netflix. Meriterebbe.
Nota patriottica di merito : è diretto dall'italianissimo Gabriele Pennacchioli , già esperto collaboratore Dreamworks per Kung Fu Panda e Dragon Trainer.
E si vede.
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Zima Blue |
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Zima Blue |
Il contrasto fra grafica "piatta" che gioca sulla sottrazione di contro alla narrazione molto intellettuale funziona e crea originalità. Prodotto sofisticato non per tutti i gusti. Rispetta il tema-guida amore/morte/robots in modo molto personale. Interessante.
Per tutti i 18 corti la cifra stilistica e narrativa è la ricerca dell'"estremo" e dello "straniante", non troppo lontano dalla poetica e dall'estetica della fortunata serie Black Mirror.
In fondo questo Love, Death and Robots si potrebbe definire un Black Mirror dell'animazione. Buona fortuna a questa affascinante antologia , che possa avere successo quanto Black Mirror. I numeri li ha.
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