26 febbraio 2020

L'età giovane ( Le jeune Ahmed)



L'età giovane (tit. orig. Le jeune Ahmed), di Jean-Pierre e Luc Dardenne (anche sceneggiatori) , 2019 (Belgio, Fra) . Prix de la mise en scène Cannes 2019.


I Dardennes iniziano "in media res" focalizzando subito l'attenzione sul 13enne Ahmed , costantemente presente in ogni scena ed inquadratura.
Non c'è spiegazione di come il ragazzo sia giunto a tali posizioni estremiste. È rappresentato solo al presente con le sue ossessioni : preghiere, abluzioni, avversione verso animali e donne .






Tutto o quasi è impuro per Ahmed. L'insegnamento dell'imam jihadista e la fascinazione per i "martiri" terroristi (fra i quali anche un cugino) sembrano una motivazione non del tutto esaustiva , quasi insufficiente, a giustificare la determinazione di Ahmed che quasi disprezza la madre e la sorella ed arriva a tentare d'uccidere l'insegnante "apostata".



Adolescente introverso , perfezionista ed insicuro,  fobico con tendenze ossessivo-compulsive Ahmed  ha già trovato la sua "droga" ancor prima dell'inizio del film.

I Dardennes si "limitano" a riprendere con chirurgica , consueta, precisione la sua discesa terminando (come in "Rosetta") con uno stacco secco in nero che lascia grandi dubbi, parecchia amarezza e nessuna vera agnizione.




Con una regia sempre all'altezza e una scrittura attentissima i fratelli Dardenne confezionano una pellicola magistrale, concedendo zero appigli a qualsiasi lettura superficiale.  Se questo è il loro ultimo lavoro, chiudono davvero in bellezza.