28 luglio 2018

Magic in the moonlight

Magic in the moonlight , di Woody Allen , 2014



L'unico superpotere certo brandisce una falce.

-Ma io non posso perdonarti, solo Dio può perdonarti.
-Ma se hai sempre detto che non credi in Dio !
-Hai afferrato il concetto.

Che dire, vedere un film di Woody Allen è un'esperienza ripetibile solo vedendo un altro film di Woody Allen.
Quando sceneggiatura e dialoghi spadroneggiano lussuosamente , un film è già un gran bel film. Se poi si condisce il tutto con l'intelligenza e l'ironia tipiche di Allen ….
Beh, una splendida serata cinefila è assicurata!

In between

In between (tit.orig. Bar Bahar), di Maysaloun Hamoud , 2016, (ISR, FRA)



Tre splendidi ritratti di 3 donne palestinesi, Leila, Salma e Noor, a Tel Aviv. Confuse, in evoluzione, forti e affascinanti. Vivono una vita di confine, cercando di ritagliare per sé stesse, ciascuna a modo proprio, un'esistenza in bilico fra tradizione (alla quale pare proprio non si sfugga mai del tutto) e auto-determinazione.
Colonna sonora metal-rock locale che risuona ora di libertà forse irraggiungibili , ora di dissonanza con la realtà.

La traduzione italiana del titolo non merita di essere riportata perché non rispecchia il valore del film, premiato a Toronto , all' Haifa film Festival , a San Sebastian.

La regista e sceneggiatrice Maysaloun Hamoud ci regala una pellicola delicata ed intensa.
Da non perdere.

7 luglio 2018

Fahrenheit 451

Fahenheit 451 , 2018
Ohi ohi, che brutta visione per una come me , innamorata fin da bambina di Ray Bradbury , mio autore di culto.

Anche il film di Truffaut del 1966 (visto anni più tardi) mi aveva strappato la lacrimuccia e indotta a fantasticare di diventare una "donna libro", in caso di distopico futuro d'ignoranza forzata. Avevo anche scelto , just in case, di diventare The Waste Land, fosse mai stato necessario.❤😳
Romanticona me! 😀

Ecco, io capisco che a riproporre un remake di Fahrenheit 451 ci si doveva andare con piedi di piombo e con una sceneggiatura necessariamente distante dal testo originale.
Giusto perché oggi come oggi nessun distopico regime totalitario avrebbe alcun problema con libri o ebook, che tanto nessuno legge più , manco a regalarglieli. Casomai il web sarebbe il vero "nemico" pericoloso.

Vero che il film tenta un accenno (frettoloso e mal spiegato) riguardo a tv e internet , entrambi ridotti ad un unico canale 9 , di orwelliana memoria.

Ma niente, il film vuole aderire il più possibile al testo originario. Così ci ritroviamo Montag (interpretato da un  rigido M.B. Jordan) che innaffia la carta scritta con ettolitri di kerosene (? ussignur!) e dà fuoco a cose e persone in compagnia del capitano Michael Shannon impegnato in una delle sue interpretazioni più rigide e poco convinte.

E freddina e poco convinta son rimasta anch'io , durante la visione. Che mi ha fatto venir voglia di tornare a leggere Bradbury e , perché  no, a ripescare Truffaut.
Qui il massimo del volo pindarico-romantico diventa il dna-biblioteca, roba poco pratica e davvero arzigogolata. Una micro sd-card non era più credibile ?😀



Mah, si poteva davvero far di meglio.



Il mio cult letterario l'hanno ridicolizzato.

Consiglio con affetto di bypassare questo film e di scaricare l'ebook di Bradbury, che se non l'avete mai letto, vi piacerà sicuramente di più.