Crookəd House, 2017 , home video
Da vedere anche solo per Glenn Close che spara alle talpe.
Scherzi a parte, già Close , Stamp e Gillian Anderson sono un ottimo cast che convince alla visione.
Un particolare complimento per la Anderson che qui recita sopra le righe , ispirata e bravissima. Mi ricorda l'ottima interpretazione in American Gods : datele spazio e questa attrice dimostra quanto vale.
L'*adattamento* dal romanzo della Christie è sontuoso nelle scenografie da applauso , la location idonea, la fotografia accurata e preziosa.
La sceneggiatura crea dialoghi al vetriolo che ben rispecchiano l'intento del romanzo originale : stigmatizzare una famiglia tanto agiata quanto piena di scontento e veleni.
Il "giallo" , se non si è letto il testo originale, funziona alla perfezione in stile Agatha Christie : fino alla fine ,pieni di sospetti verso tutti, non capiamo chi è il colpevole. E la scoperta ci lascia di stucco. Gli intrecci della grande Agatha funzionano ancora.
La trasposizione cinematografica , pur prendendosi qualche libertà, riesce ad essere fedele all'arte unica della Christie di ingarbugliare, coinvolgere e poi stupire. Finale amaro con Glenn Close forse un pò melò , ma ci sta.
Un giallo classico in veste cinematografica rispettosa dell'originale : da vedere
Jumanji-Benvenuti nella giungla ,2017
Simpatico, divertente intrattenimento per tutti.
In un momento di sbadiglio ho provato ad iniziarlo, convinta fosse una scemenza. È stata una piacevole sorpresa, perfetta per risvegliare la parte adolescenziale latente in tutti noi.
Ben fatto, con un buon ritmo, si entra facilmente in empatìa con i personaggi.
Jumanji è un videogame (anche se un accenno/omaggio alla famosa "scatola" di Robin Williams c'è ) con le tipiche regole del videogioco d'avventura , interpretate in chiave ironico -spassosa.
Attenzione all'avatar che ti scegli ma anche a ciò che desideri/temi di essere.
Da vedere perchè mette di buon umore.
Gold , 2016, home video
Imbolsito, aeroporto in testa, cafoneria e sciatteria : l'ennesima trasformazione di Mattew McConaughey funziona.
Il fascinoso e iconico attore non è mai stato così brutto. 😁
Il carisma istrionico di McConaughey non manca , la capacità di trasformarsi e spendersi con professionalità è, al solito, ammirevole.
Peccato che il film convinca meno, purtroppo. Kenny il prospector che trova il filone d'oro nella giungla e su dalle stalle alle stelle. Kenny che si incasina e giù di nuovo nelle stalle.
Gioie e dolori del sogno americano sono declinati in modo assai convenzionale e la storia sa molto di déjà-vu . La retorica e i cliché abbondano.
La colonna sonora ,pur candidata a suo tempo, mi è sembrata fuori contesto e mal combinata.
Da vedere per McConaughey , sempre grande. ❤
Patrick Melrose , 2018, miniserie in 5 puntate , su Sky
Prima non avevo mai trovato le interpretazioni di Benedict Cumberbatch notevoli.
Qui invece si fa notare , eccome. Un personaggio difficile, mantenuto sempre sopra le righe, non è una passeggiata. È materia da attori esperti .Eppure Cumberbatch ci riesce, non stona una volta, incolla allo schermo , affascina e travolge lo spettatore. Complimenti a lui.
La sceneggiatura è tratta da un romanzo in ben 5 volumi : ogni puntata corrisponde ad un libro. Anche qui il lavoro è riuscito : niente noia, salti temporali comprensibili , ottima capacità di trasporre sullo schermo una narrazione lunghissima senza inciampare e mantenendo la coesione. Complimenti per la sceneggiatura.
La storia induce al sospetto pregiudiziale : infanzia abusata, alta borghesia , protagonista tossico e sbandatissimo, oltreché a tratti antipatico. Uff, già visto … chissenefrega dei guai di un ricco mezzo matto… etc.
No, invece, non vi fate fregare , guardatela. È molto ben fatta.
Bravi anche Hugo Weaving nei panni dell'orrido padre, e la Jason Leight (la discutibile madre).
Ma alla fine il tutto gira attorno a Cumberbatch, gigantesco , così bravo da stupire.
Serie che sta già collezionando le prime nominations ed è appena stata trasmessa.
Ne sentiremo parlare, ci scommetto.
Visione super-consigliata!
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P.S. Cumberbatch è stato nominato ai Golden Globes. Non ha vinto ma la nomination è conferma della qualità della serie e soprattutto della sua straordinaria performance.
The Tale, di Jennifer Fox, 2018
Buona interpretazione di Laura Dern , già vista in Big Little Lies.
La regista Fox mette su pellicola coraggiosamente e con gran equilibrio una vicenda autobiografica di abuso su minore. Ne esce un dramma psicologico approfondito e coinvolgente, grazie al punto di vista totalmente interno e l'approccio non banale in tempi fin troppo pieni di vittime ovunque, comunque e di qualsiasi età.
Qui il percorso a ritroso nel tempo nei ricordi di una donna 50enne è progressivo e ,seppur doloroso, condotto con maturità, intelligenza e forza interiore. E soprattutto sempre senza cadere nell'eccesso trendy-ipocrita oggi assai in voga.
Per dire in modo sicuro e consapevole che a 13 anni non esistono nè son mai esistite Lolite consenzienti , checchè possa raccontarsi una vittima poco più che bambina per sopravvivere al trauma.
Nè è banale ricordarlo, chè gli ammiratori (senza dimenticare le ammiratrici) di Nabokov son ancora fin troppi.