30 settembre 2019

Ad Astra

Ad Astra, di James Gray, 2019



Sono reduce dalla visione di "Ad Astra" che non mi ha aggiustato la domenica già di per sè tristanzuola. 
Solitudine e tristezza siderali non rallegrano lo spirito dello spettatore. Il dramma intimistico, e non, latitano.

Si può vedere ma senza troppe aspettative. Plot e sceneggiatura oscillano fra il vago e il vacuo rischiando a tratti la confusione. Monologhi interiori e primi piani in eccesso. Meno era meglio.



Il regista Gray ha pomposamente citato Joseph Conrad : cosa non si direbbe per promuovere un film ! Eresìa. Nulla di "Conradiano" in questa pellicola.
Pitt non è ben diretto e risulta professionale ma non incisivo. Tommy Lee Jones e Sutherland ancora meno interessanti.





Una volta tanto invece sono stata molto coinvolta da un aspetto tecnico : le scenografie. Hanno scelto una consulenza Nasa per la costruzione ed hanno speso bene i soldi. Anche senza consulenza Nasa avrebbero funzionato cmq. Lo sfondo,specie gli interni, vale quasi più della storia. Affascinante e significativo.

Per il resto "Ad Astra" è uno sci-fi sotto-genere "umanistico" che va bene ma non brilla e verrà dimenticato presto.

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