20 giugno 2019

Tutti lo sanno

Tutti lo sanno, di Asghar Farhadi, 2018. In concorso a Cannes 2018.





Togliendo l'Iran dal suo cinema il melodramma famigliare non ingrana.
Vero che Farhadi ci aveva già provato con Il passato ma lì , più che interamente francese, l'ambientazione poteva definirsi franco-iraniana.
Farhadi apre con una bella e pertinente scena iniziale che inquadra l'interno del campanile e il meccanismo dell'orologio nel paese dell'entroterra madrileno . Pare dirci subito che qui si respira aria di storie antiche , amori passati, avidità e rancori non sopiti, segreti che tutti (forse) sanno. 



Ma man mano che la vicenda si dispiega e prende forma sullo schermo i difetti si palesano e non sono marginali. Il melodramma inficia il thriller , il gioco dei sospetti non intriga lo spettatore, le tensioni e rivalità famigliari non sono poi così imprevedibili nè coinvolgenti. 
Purtroppo c'è spreco di ottimi attori in dialoghi insipidi e scene più imbarazzanti che drammatiche. Bardem e la Cruz (specie lei) meritavano miglior sceneggiatura e regìa. 

Pellicola abbastanza deludente. 



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