7 giugno 2019

I am Mother

I am Mother , di Grant Sputore 2019. Presentato al Sundance 2019. Da oggi su Netflix.





Vi ricordate di Skynet , la A.I. pestilenzialmente globale della saga Terminator?

E di tutte le A.I. un pò troppo potenti ed intelligenti che arrivano immancabilmente alla conclusione che l'umanità è troppo violenta, autodistruttiva, inquinante ed irrazionale , per cui è assolutamente logico sterminarla ?
Sì, ne abbiamo visti fin troppi di film sull'argomento . E menomale che c'era Sara Connor , suo figlio-speranza -dell'umanità e Schwarzy T800 ri-programmato per aiutarli.
Quindi, a onor del vero, non sarebbe il caso di perder tempo con quel che sembra l'ennesimo  sci-fi catastrofico apocalittico con eroici umani vs. spaventosi droidi con smanie genocide.
Il riferimento non è casuale nè un'idea del tutto personale dal momento che regista e sceneggiatore hanno dichiarato di essersi ispirati alla sci-fi anni 80 e specificatamente a Terminator 2.

Senonchè  in I am Mother  tutto è già successo. Il frastuono si è calmato, c'è silenzio, c'è un bunker e si racconta del dopo. 







Esordio alla regia ambizioso ed interessante, low bugdet senza grandi effetti, siamo in realtà più nelle atmosfere e nel mood di Ex-Machina di Garland, di Moon, o del vecchio Hal 9000 se vi pare  . Sci-fi senza azione, chiaro intento verso il cinema autoriale.
Starà davvero allo spettatore , a fine visione (guardando proprio fino all'ultimo fotogramma ,mi raccomando ) farsi un'opinione su Mother. E non sarà così scontata, non così prevedibile.
Tutto sommato vale la pena visionarlo.

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