Duro e realistico , privo di sentimentalismo. Ottima prova della regista austro-iraniana che dirige con perizia due attrici esordienti.
Storia di Joy , prostituta nigeriana in Austria, che inizia in Nigeria con un debito e un giuramento e termina in Nigeria , senza un barlume di speranza.
Sceneggiatura pregevole che evita accuratamente stereotipi e facili buonismi:
solidarietà , pietà ,dignità sono un lusso che Joy (e le donne come lei) non possono permettersi.
Una buona scelta di distribuzione di Netflix. Da vedere.
[Joy to Precious] : "In this game, it’s survival of the fittest.
That means, if I have to kill you to pay off my debts, I will.
If I have to steal from you, I will do that.
And I don’t trust you, so don’t trust me, either. Trust only in yourself.”
[Joy a Precious] :" In questo gioco sopravvive la più adatta. Ciò significa che se devo ucciderti per ripagarmi il debito, lo farò.
Se devo rubare i tuoi soldi lo farò.
E io non mi fido di te, perciò non fidarti di me. Fidati solo di te stessa."
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