29 marzo 2019

Bohemian Raphsody

Bohemian Raphsody, di Bryan Singer, 2018




Bohemian Raphsody è un biopic piacevole quanto cauto , ben costruito per piacere a tutti e non scontentare nessuno. D'altronde i Queen l'hanno "curato e supervisionato" da vicino e , qualche consapevole inesattezza a parte, l'hanno pienamente approvato.

Gira intorno alla personalità di Freddie Mercury e non potrebbe essere altrimenti. Non si può dire che non funzioni . Anch'io mi son ritrovata negli ultimi 15 minuti col fazzolettino in mano e la lacrimuccia agli occhi.

Ma sinceramente è per la voce e la musica , per l'audio più che per il video che mi sono emozionata. Essendo abbastanza vecchia da ricordarmi bene la band originale e quell'animale da palcoscenico dalla voce sublime del frontman.

Per quanto si sia oggettivamente speso Mali Ramek non sono riuscita a riconoscerci Freddie Mercury. Deve aver studiato come un matto ,Ramek, per questa parte, si vede l'impegno.
Ma mi è sembrato tanto più brutto e tanto distante dall'originale.

Il roboante finale al Live Aid 1985 è dirompente perchè Freddie Mercury offrì al pubblico una delle sue migliori performance. Questo momento coincide col massimo impegno dell'attore e della regìa.  A vedere (anche su Youtube) la sequenza filmica scorrere in parallelo accanto alle riprese originali dell'85 ci si accorge della maniacale attenzione a riprodurre la più accurata copia-carbone possibile, fin nei minimi gesti della grande rockstar.
Bravo Ramek ,sì, buona imitazione, buona mimica. Non recitazione , recitare è altra cosa.
In quanto all'effetto copia-carbone .... beh, manca il fisico.... che Freddie era più bello e carismatico . In quanto ai brutti dentoni di Mercury che il film ha voluto sottolineare ,giustamente, come tratto distintivo della rockstar che non volle mai "farseli sistemare" da un dentista...... la scelta della protesi per Malek non è purtroppo per niente azzeccata. No, ancora non ci somiglia.
Rimangono la musica e la voce. Entrambe splendide, ricostruite prevalentemente con materiale originale.
Si può vedere ,Bohemian Raphsody, e non è male. Finisce splendidamente col Live Aid e furbescamente lascia lo spettatore emozionato.

Ma quello che coinvolge e commuove davvero è la voce in background, il ricordo della rockstar, è Freddie non Malek. Ciò che rapisce al netto di tutto è la musica della band, i Queen, non la regìa (r.i.p povero Singer), gli attori e tutto il resto.
Non mi è dispiaciuto questo film ma non mi pento di aver rimandato la visione all'home video, saltando il passaggio in sala.

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