27 marzo 2019

La donna elettrica

La donna elettrica , di Benedikt Erlingsson, 2018 (Islanda, Francia, Ucraina).





Deliziosa commedia dedicata ad Halla, "donna in guerra" contro l'industria siderurgica che minaccia di deturpare i bellissimi paesaggi islandesi che Halla ama di un amore ecologista profondo,  ideologico quanto "fisico" , viscerale e passionale. 




La sua sfida eco-terrorista , armata di arco e frecce per sabotare i cavi elettrici rischia l'eccesso ma il film mantiene con garbo un tono leggero (ma non superficiale ) impedendo alla vicenda di scivolare nel dramma. 




Halla è personaggio femminile forte : rappresenta terra come eterno femminino, tradizione e natura . La fotografia è buona , cosa non troppo difficile visti gli splendidi paesaggi islandesi.

La sceneggiatura viaggia su toni ironico-surreali con l'onnipresente gruppo di suonatori e cantanti in abiti tradizionali ucraini. Bizzarrìa estemporanea ma non fine a se stessa poichè accompagnerà simbolicamente l'evoluzione di Halla verso un'altra sfida altrettanto impegnativa sebbene decisamente meno terroristica. 



Legami affettivi forti e generosi (la sorella gemella , il "forse" cugino)  circondano e favoriscono la scelta di Halla .

Pellicola  poetica e un pò folle, sicuramente originale . Un buon cinema indie che si distingue per eleganza ed intelligenza nel trattare temi quale l'impegno ecologista militante senza cadere nell'eccesso . 

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