18 ottobre 2018

La ragazza nella nebbia

La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi , 2017



Il colpevole è Carrisi

Ecco ,anche non avendo letto il libro, in questo caso le diatribe fra lettori  e spettatori del film qui stanno a zero. Carrisi ha scritto il thriller , ha steso la sceneggiatura e ha diretto il film (esordio cinematografico).
Quindi il colpevole è senza dubbio Carrisi .

Colpevole di capi d'accusa importanti:

1) Non si capisce 'na mazza. Chi ha ucciso Anna Lou ? Chi le altre? Soprattutto, Carrisi lo sa chi è il/i killer(s) ? Sembra di no, almeno a vedere il film.

2) Se Servillo sembra la parodia di Servillo , se Jean Reno non fa niente altro che parlare un brutto italiano per un paio di scene (chi ha deciso di non doppiarlo?) ……. beh, non è colpa dei due bravi attori che hanno alle spalle una carriera seria e tante prove di alto livello. I due personaggi interpretati sono fondamentali nella trama. Come si fa a usare due bravi attori così male?

3) Di libri e films del filone psicopatici maniaci, povere ragazzine e investigatori sopra le righe c'è n'è un'orda barbarica in giro da almeno 20 anni. Da almeno 10 anni vincono in libreria e al cinema i "thriller scandinavi". Cupi, contorti e.... pallosi. Contorti che siano, hanno crimini , colpevoli e un contesto.
Qui il colpevole/i non si sa. I crimini non si riesce a contare bene (5 o 6 ?) neanche a rivedere la scena della scatola con le ciocche di capelli rossi 10 volte di fila.
A leggere le mille ipotesi del pubblico che ha visto il film più le mille ipotesi di chi ha letto il libro (o tutt'e due) in totale fanno 10 mila risposte diverse.
Glisso sul contesto, Avechot, che ci manca solo Bruno Vespa a spiegare il plastico. Maddai, suvvia.

4) Abbiamo tutti capito , almeno quello, la polemica di Carrisi sulle indagini in stile italiota sui reati che piacciono al carrozzone mediatico e ai fruitori medi di talk-show dell'orrore su tali crimini. I riferimenti a UnaBomber, Yara, Cogne e quant'altro sono fin troppo espliciti.
Sappiamo anche che Carrisi è comparso più volte in tali talk-show fra gli estemporanei "esperti" mediatici : criminologi da tv , psicologi da tv etc etc.
Sarà per questo, forse, che il film é un pasticcio di indizi, sospetti, costrutti e nessun fatto che stia in piedi con logica?

Ahi, ahi..... il cinema italiano non ha bisogno di altra spazzatura. E , spiace dirlo, questo film non fa eccezione alla mediocrità cinematografica diffusa. No, no, per me così non va.

Piuttosto, consiglio di andare a recuperare un'altra ragazza e un altro Servillo. La ragazza del lago , 2007. È tutto italiano , tratto da un thriller norvegese (sì quelli cupi e contorti di cui sopra) ma che almeno si capisce.

1 commento:

  1. Secondo me il film funziona abbastanza bene proprio per via del suo mischiare le cose. Tutto un contesto che serve al protagonista per ottenere i suoi scopi. Jean Renò è stato lasciato al naturale perché l'ambientazione dovrebbe essere un paese d confine. Poi è vero, la storia in se è ricca di stereotipi. Ma il noir è fatto così, difficile innovare.
    Certo, non è un capolavoro. Ma per una serata in relax va più che bene. Almeno per me.

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